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Demolizioni con esplosivo Demolizioni infrastrutturali

Viadotto Roccaprebalza

SITO: VARIANTE VIGNE – A15

DATA: 2007

CLIENTE: A.B.C. S.P.A.

DESCRIZIONE:

Le strutture oggetto della demolizione sono inserite all’interno del tracciato autostradale dell’Autocamionale della Cisa A15, a pochi chilometri in direzione Parma dallo svincolo di Berceto. L’area risulta essere inserita in un contesto paesaggistico isolato dai più vicini centri abitati ed isolata dalla viabilità autostradale circostante, in quanto la stessa risulterà deviata sul nuovo tratto in costruzione al momento della consegna delle aree.

Nell’immagine aerea successiva si può notare lo sviluppo longitudinale delle opere d’arte soggette alla demolizione. In particolare il viadotto “Roccaprebalza” caratterizzato dalla sovrapposizione delle due corsie Nord e Sud nella parte alta dell’immagine ed il viadotto “Vigne” in sviluppo rettilineo nella metà inferiore della fotografia. Il viadotto di “raccordo” corrisponde al tratto centrale, in curva verso destra, dove le due corsie iniziano a sovrapporsi.

Nella stessa immagine si può individuare tutta l’area di cantiere ed in particolare:

– l’ampia area a lato del viadotto Vigne in cui è predisposto il campo travi per le operazioni di frantumazione a terra delle strutture smontate con l’ausilio delle autogrù;

– Gli apprestamenti di cantiere della società appaltante A.B.C. a sinistra del viadotto di raccordo;

– Le aree prive di insediamenti e/o strutture al di sotto dei viadotti in demolizione; la viabilità provinciale esterna che interseca il tracciato autostradale in un unico punto, al di sotto del viadotto di raccordo.

Da notare che l’immagine satellitare, datata alcuni mesi prima dell’intervento di Demolscavi, non riporta ancora le strutture in costruzione del nuovo viadotto Roccaprebalza, che si andranno ad affiancare sulla destra di quello esistente e costituiranno la nuova corsia Nord; la corsia sud sarà invece costituita per metà da quella esistente e per l’altra metà da una di nuova costruzione, anch’essa posta sulla destra delle opere esistenti.

In ogni caso sul lato sinistro del viadotto non è presente alcuna costruzione od opera, fatto sicuramente importante per gli spazi necessari nelle fasi di abbattimento delle pile durante le demolizioni.

Le lavorazioni interessano con modalità diverse i tre viadotti:

– Il viadotto Roccaprebalza è smontato completamente per quanto riguarda la carreggiata Nord superiore, mentre è interessata da demolizione soltanto la metà lato La Spezia della carreggiata Sud inferiore;

– Il viadotto di Raccordo è demolito completamente nelle sue due carreggiate sovrapposte;

– Il viadotto Vigne è demolito completamente nelle sue due carreggiate separate, per un totale di n. 2 viadotti affiancati.

I lavori sono effettuati con l’ausilio di diverse tecniche di lavorazione tra loro combinate, al fine di operare nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza del personale della Demolscavi ma anche delle altre ditte che lavorano nelle vicinanze della demolizione, sulle nuove opere in costruzione. Sono inoltre poste particolari attenzioni alle operazioni sul viadotto Roccaprebalza in quanto si va ad operare su strutture che devono essere parzialmente mantenute e riutilizzate come nuovo tracciato e che dunque non devono subire danneggiamenti o sollecitazioni non compatibili con la loro configurazione statica.

In generale, gli impalcati in quota sono sottoposti alle seguenti lavorazioni:

– asportazione del manto bituminoso esistente;

– demolizione meccanica con escavatori dotati di pinza e martellone idraulico della soletta e dei traversi di collegamento delle travi;

– sollevamento con n. 2 autogrù da 400 ton delle travi;

– trasporto con carrellone modulare delle travi al campo demolizione;

– scarico del carrellone con n. 2 autogrù da 200 ton;

– demolizione meccanica con escavatori delle travi.

Le pile di notevole altezza (fino ad 80 m) sono soggette ad abbattimento controllato con esplosivo, per poi essere demolite meccanicamente a terra con escavatori dotati di pinza e martellone idraulici.

Tutte le strutture a bassa quota sono demolite direttamente con escavatori posizionati sul piano campagna, eventualmente con la predisposizione di adeguate piste di accesso alle aree di lavoro.

Le operazioni di abbattimento con esplosivo sono state accuratamente progettate per verificare la compatibilità delle accelerazioni trasmesse al suolo con le nuove strutture limitrofe ed in fase di esecuzione si sono predisposti accurati punti di monitoraggio strumentale al fine di appurare sul campo la veridicità dei calcoli teorici.

Le strutture demolite sono sottoposte ad operazioni a terra di frantumazione primaria con escavatori dotati di frantumatori idraulici, al fine di ottenere un detrito quasi completamente deferrizzato ed in pezzatura 0-400 mm idonea alle operazioni di frantumazione secondaria in frantoio mobile con deferrizzazione finale e pezzatura atta al reimpiego in cantiere come sottofondi e riempimenti per rilevati stradali.

Grande attenzione è posta al fattore sicurezza durante tutte le lavorazioni, con un continuo confronto tra la Demolscavi, l’Appaltatore, il Coordinatore per la Sicurezza e l’intervento, in numerose riunioni opportunamente predisposte, delle ASL competenti al fine di concordare le migliori modalità operative.
Demolizione pile con esplosivo